Binge watching: un termine oggi piuttosto comune ed estremamente radicato nella nostra società costruita su serie televisive, netflix, disney plus e prime video. L’Oxford Dictionarie lo definisce “il guardare più episodi di un programma televisivo in rapida successione, di solito attraverso DVD o usando lo streaming” (Oxford Dictionarie, 2013), mentre sulla nostra Treccani si legge “visione ininterrotta di una grande quantità di episodi appartenenti a una serie televisiva, che è interamente disponibile in rete o in cofanetti di dvd”. Cos’è esattamente il binge watching? E chi ne è affetto?
Binge watching, significato e definizione
Letteralmente i due termini inglesi che compongono il binge watching significano “guardare” (watching) e “abbuffata” (binge), dunque ci si riferisce all’atto di guardare un numero molto elevato di puntate di una serie tv o di un programma televisivo, una dopo l’altra, senza soluzione di continuità. Chiama alla memoria il binge-eating, ovvero l’abbuffata di cibo in pochissimo tempo. Come sostengono Kubey e Csikszentmihalyi in un articolo sulla rivista Scientific American Mind, fintanto che ci si limita a una visione seppur vorace di serie tv questa azione non è una problematica, ma lo diventa nel momento in cui si fa fatica a interrompere. Infatti, quando l’abbuffata di cibo o in questo caso di puntate televisive si ripete nel tempo può diventare una dipendenza accompagnata dalle diverse conseguenze psico-fisiche, come la tendenza all’isolamento e alla solitudine, la trascuratezza di altri aspetti della propria vita e delle relazioni sociali e via dicendo…
Il legame tra binge watching e depressione
Essendo potenzialmente una forma di dipendenza, anche il binge watching concorre ad aprire le porte a forme più o meno gravi di depressione. Abulia, apatia e assenza di stimoli sono solo alcune delle caratteristiche fondamentali della depressione, in questo caso si parla del cosiddetto “post-binge watching blues”, cioè la depressione di fine serie, un vero e proprio senso di vuoto e di abbandono.
Come la psicologia e la psicoterapia possono aiutare
La pericolosità del binge watching ricade proprio nella sfera delle dipendenze e come tale va trattata, per ovviare ad esempio i sensi di colpa che normalmente l’individuo in questione percepisce o comprendere e analizzare con un professionista il piacere colpevole che spesso il binger prova.
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