Spazio Meta
Ott 23, 2021

Se c’è qualcosa di fondamentale nella vita di tutti è il cibo. E’ essenziale per sopravvivere ma è anche un fattore significativo per il benessere psico fisico dell’individuo, dalla socialità al senso di gratificazione dato da gusti, odori, consistenze dei diversi alimenti. Tuttavia, per alcuni individui, il cibo può assumere risvolti negativi trasformandosi in dipendenza invece che piacere, diventando quindi pericoloso tanto quanto droghe e altre sostanze. Vediamo cosa si intende per food addiction o binge eating e come fare per gestirli.

Food addiction: cos’è?

Come tutte le dipendenze, anche quella dal cibo ha sicuramente un carattere negativo sulla persona. L’attrazione per alimenti ricchi di grassi e zuccheri porta l’individuo ad attivare un sistema di ricompensa del cervello, proprio come fanno le droghe e l’alcol. Per questo motivo è un disturbo riconosciuto a livello medico ed avendo origine comportamentale comporta l’intervento di un professionista per riuscire a imparare la sua gestione. 

I sintomi della food addiction

Quelli che in apparenza possono sembrare innocui sintomi di un aumento della fame, a volte possono nascondere problematiche più importanti. E’ importante quindi tenere a mente questi sintomi da riconoscere in se stessi o amici:

  • Compulsioni a mangiare quando non si ha fisicamente fame
  • Routine di mangiare oltre il punto di sentirsi pieni
  • Routine mangiare più velocemente di altri
  • Tendenza a cercare di tenere segrete le abitudini alimentari
  • Sentimenti di colpa dopo gli episodi alimentari
  • Sensazioni persistenti che uno è anormale
  • Sensazioni persistenti che il cibo sta prendendo il controllo della propria vita
  • Tentativo di routine di compensare la sovralimentazione attraverso la dieta o la purga.
  • Mangiare in segreto, in isolamento
  • Diminuzione dell’energia, stanchezza cronica
  • Difficoltà di concentrazione
  • Disturbi del sonno, come insonnia o sonno eccessivo
  • Irrequietezza e irritabilità
  • Mal di testa
  • Disturbi digestivi
  • Idee suicide

Food addiction: rischi e conseguenze

Così come la maggior parte dei sintomi sopra elencati non è troppo grave, anche i rischi della dipendenza dal cibo non sempre lo sono. Vediamo quali possono essere. 

  • Obesità – tra i rischi più pericolosi perché l’obesità è una condizione fisica che può arrivare ad uccidere, portando con sé problematiche potenzialmente mortali tra cui malattie cardiache, malattie respiratorie, diabete, cancro, ipertensione.
  • Lesioni accidentali – Cibo in eccesso uguale peso in eccesso. Ed ecco che il corpo non è in grado di gestirlo diventando meno agile e flessibile, con rischi di lesioni muscolo-scheletriche.
  • Altri disturbi – Un esempio su tutti, la bulimia. Una persona che soffre di dipendenza da cibo può infatti cercare di controllare la sua alimentazione attraverso il vomito forzato dopo i pasti.
  • Comportamento antisociale – Senza arrivare alla violenza potenziale che caratterizza tossicodipendenti e alcolisti, chi è affetto da dipendenza alimentare tende a sviluppare comportamenti antisociali nel tempo, tanto da evitare interazioni sociali e isolarsi.
  • Depressione e ansia – Il senso di colpa è dietro l’angolo per chi soffre di questa dipendenza e dunque non è raro che l’individuo sviluppi depressione o ansia.

Psicoterapia e dipendenza da cibo

Alla base di questo disturbo ci sono cause diverse, da quelle biologiche a quelle psicologiche. Riconoscerlo e trattarlo in tempo può aiutare a riconoscerne le cause e identificare i comportamenti compulsivi in modo da poterli gestire. Una dipendenza da cibo può anche essere associata ad altri disturbi co-occorrenti, come i disturbi alimentari o l’abuso di sostanze, le sue cause possono includere abusi emotivi o sessuali, eventi traumatici, incapacità di affrontare in modo sano le situazioni negative, bassa autostima cronica, o vivere un lutto o una perdita…Tutto questo può portare un individuo a rifugiarsi nel cibo per alleviare emozioni difficili da gestire e comprendere. Inoltre, siccome non è possibile adottare un atteggiamento di astinenza come per le altre dipendenze, l’intervento di uno psicoterapeuta diventa decisivo. Avere la guida, l’aiuto e il sostegno può fornire gli strumenti e le risorse necessarie per recuperare e guarire dalla dipendenza dal cibo.