Spazio Meta
Ago 3, 2021

Tra le fobie più comuni e legate alla famiglia dei disturbi d’ansia si annovera la paura di volare. Uomini e donne indistintamente, giovani o anziani: potenzialmente colpisce tutti. Nota anche come aerofobia, questa paura è mossa da emozioni molto forti sia per chi prende l’aereo spesso che per chi non ha mai volato.

Spesso può essere riconducibile a un episodio di volo traumatico, ma tendenzialmente sembra non essere motivata da nessuna causa: semplicemente, la natura umana, dunque il nostro istinto, riconosce il volo come un’azione per la quale non siamo stati ideati. 

Perché abbiamo paura di volare?

Se si considera che secondo diversi studi gli aeroplani siano il mezzo di spostamento più sicuro, non stupisce comunque che questa paura sia così affermata al giorno d’oggi. Per la maggior parte delle persone che ne soffre il motivo principale sembra essere l’inevitabilità della morte in caso di incidente insieme alla consapevolezza di essere impotenti di fronte al corso degli eventi.

A questi pensieri vanno ad unirsi anche altre motivazioni psicologiche inconsce come la paura della dipendenza e quindi la necessità di mantenere sempre il controllo diretto della situazione, oppure la paura del distacco e della separazione, come quella data dalla poca conoscenza del mezzo.

Cosa prova chi ha paura di volare?

I sintomi sono gli stessi che appartengono alle crisi d’ansia e quindi vanno da quelli più fisici (tachicardia, sudorazione eccessiva, mancanza d’aria, sensazione di oppressione toracica, nausea, dolori muscolari) a quelli psichici (inquietudine, visualizzazione di immagini catastrofiche fino alla paura di morire). Una situazione di potenziale pericolo nella quale si pensa di non avere alcuna capacità di controllo e nella quale si è completamente affidati a competenze di persone sconosciute può essere per alcuni individui un banco di prova psicologico decisamente estenuante.

In alcuni casi, si va a sommare un’altra forma di disagio, spesso comune a chi già soffre di attacchi di panico: il timore di fare una brutta figura di fronte ad estranei. Questo non fa altro che alimentare il senso di inadeguatezza e irrequietezza.

Come superare la paura di volare

Sicuramente affidarsi a un percorso psicologico per imparare a gestire questa fobia è il primo passo da compiere. Con l’aiuto professionale dello psicoterapeuta l’individuo impara infatti a mettere sotto una nuova luce i pensieri più irrazionali e a rivalutare le proprie convinzioni.

Oltre alla psicoterapia, è possibile seguire uno dei corsi tenuti dalle principali compagnie aeree, che non andranno a risolvere i motivi all’origine della paura come può fare uno psicologo, ma permettono di assumere un comportamento più razionale e dunque imparare a gestirla. Praticare anche delle sessioni di mindfulness permette di viaggiare senza stress. 

I consigli per chi ha paura di volare (ma deve farlo comunque)

Nella pratica, tutti i viaggiatori che provano questa paura possono optare per qualche piccolo accorgimento che li farà sicuramente sentire più a loro agio e rilassati. 

  • arrivare al momento del viaggio il più possibile riposati;
  • volare se possibile con una persona conosciuta;
  • tenere la mente occupata durante il viaggio (leggere, chiacchierare, ascoltare musica ecc.);
  • non guardare fuori dal finestrino;
  • sciogliere qualsiasi interrogativo inerente il volo chiedendolo ad un assistente di volo;
  • tenersi ben idratati;
  • evitare troppi stimolanti come caffè, coca cola, cioccolata e alcool sia prima del volo che durante;
  • indossare dei vestiti comodi;
  • respirare profondamente e lentamente;
  • controllare di avere i muscoli rilassati;
  • dividere il volo in parti più piccole (come il pasto, un film, un libro).