Spazio Meta
Mar 23, 2021

Una guida (quasi) completa a una delle pratiche più antiche del mondo

Meditare è un’azione semplice, accessibile a tutti e che non comporta nessuna specialità, ma solo qualche piccola attenzione che migliora con l’esperienza. Sebbene possa sembrare complicato, imparare a concentrare la mente, a regolarizzare il respiro e a sviluppare consapevolezza è qualcosa di cui siamo tutti capaci. Basta provare e continuare a praticare. I benefici della meditazione sono molti e ormai riconosciuti anche a livello scientifico: diminuzione dello stress, l’aumento della concentrazione e del proprio benessere, così come il miglioramento della qualità del sonno sono solo alcuni esempi. Vediamo meglio cos’è la meditazione, come praticarla e perché è così importante.

Le principali tecniche di meditazione

Il verbo meditare deriva dal latino “mederi” ossia medicare, misurare e pensare. D’altronde, a farci caso, la radice lo accomuna alla parola medicina. Il fine dunque della meditazione rientra nella sfera delle cure, del prestare attenzione verso il proprio io, curare ferite e pensieri negativi, dedicare tempo a se stessi. Forse non tutti sanno che esistono molti tipi di meditazione, nessuno è migliore dell’altro, ma ognuno si addice al singolo soggetto. Ecco 11 tipi di meditazione:

Meditazione guidata
Una voce esterna guida il soggetto attraverso la pratica. E’ consigliata per chi è alle prime armi perché aiuta a mantenere la concentrazione.

Meditazione Mantra
La ripetizione continua di un suono o di una parola (mantra) aiuta a focalizzare l’attenzione sul presente. Dunque, questa meditazione è molto funzionale per le giornate affollate di pensieri o emozioni forti e contrastanti che tengono la mente in ostaggio.

Meditazione spirituale
Questa pratica è una forma di elevazione dello spirito che permette al soggetto di connettersi con ciò che circonda, con la natura e la realtà del mondo esterno. Ci vuole grande padronanza del proprio respiro e della propria presenza nel qui e ora.

Meditazione mindfulness
Pratica più occidentale, questa porta dal pensiero alle sensazioni. Il percorso incoraggia a prendere coscienza delle singole parti del proprio corpo, senza pensieri e giudizi, ma solo consapevolezza. Odori, suoni, posizione sono importanti perché fanno parte dell’esperienza che si sta vivendo.

Meditazione trascendentale
Quasi come quella spirituale, questa pratica è anch’essa una forma di elevazione dello spirito con l’obiettivo di raggiungere nuovi livelli inesplorati dell’essere. Ci vuole un insegnante qualificato e viene praticata due volte al giorno per almeno 20 minuti.

Meditazione vipassana
Un modo per scoprire se stessi, la propria natura, andare in esplorazione del proprio io più profondo. In silenzio e in una posizione comoda, seguendo come sempre il proprio respiro si procede dal fisico allo spirito per arrivare all’analisi della propria vita ed esistenza.

Meditazione della gentilezza amorevole (Metta)
In questo caso il soggetto porta la propria consapevolezza e calma alle persone della sua vita, vicine o lontane, per indirizzare verso di loro energia positiva. Aumenta compassione e comprensione, allontanando rabbia e ostilità.

Meditazione chakra
I chakra sono sette centri energetici distribuiti all’interno del nostro corpo. Questa meditazione agisce per mantenerli aperti e allineati, perché diversamente potrebbero sorgere disturbi mentali o fisici. Seduti e in silenzio, passare in rassegna ogni chakra, i loro colori e posizioni nel corpo, permette di riconoscerne l’energia ed attivarla.

Meditazione yoga o Tai Chi
Praticare lo yoga ed essere concentrati sulle singole posizioni rafforza e rilassa il sistema nervoso. Ugualmente con il Tai Chi, compiere le sequenze in ordine e con attenzione contribuisce a raggiungere uno stato mentale meditativo.

Meditazione Trataka
Questa meditazione differisce perché necessita di un elemento esterno, da guardare con attenzione e al quale ancorare i propri occhi per poi chiuderli e continuare a visualizzarlo. Spesso si usa una candela, ma anche un oggetto piccolo che abbia la funzione di catalizzatore può funzionare. Questa tecnica aiuta a portare energia al terzo occhio e aumenta la concentrazione.

Visualizzazione
Anche questo caso è differente perché, sebbene spesso svolta a occhi chiusi, la pratica inizia dalla visualizzazione di un’immagine e dallo svolgimento di una particolare situazione. Molto indicata per raggiungere obiettivi.

Benefici della meditazione

Diversi studi scientifici hanno ormai dimostrato che chi pratica quotidianamente meditazione ha diversi vantaggi che spaziano dalla sfera mentale ed emotiva fino a quella fisica. Vediamo quali sono i principali benefici della meditazione.

  • Induce calma e relax anche nelle persone più agitate e stressate e porta a trovare soluzioni più creative ai problemi quotidiani, perché vengono visti sotto una luce diversa.
  • Permette di creare una profonda connessione tra mente e corpo e aumenta uno stato generale di chiarezza interiore.
  • Aumenta la capacità di concentrazione e di memorizzazione, dunque migliora le prestazioni professionali e non solo.
  • Favorisce uno stato di serenità e appagamento, modificando i ritmi elettrici del cervello. Molti specialisti la consigliano contro disfunzioni come gli attacchi di panico o generali stati d’ansia.
  • La forma fisica migliora perché il corpo si rivitalizza, il cuore ne giova così come la pressione sanguigna e alcuni dolori possono essere affievoliti.
  • Migliora il metabolismo.

Come fare meditazione: consigli per praticare al meglio

La meditazione consiste in un processo ben preciso che comporta quattro fasi principali:

  • Ritrazione, detta “pratyahara”, nella quale il soggetto distoglie la mente dai fattori esterni dopo averli accolti e riconosciuti.
  • Concentrazione, detta “dharana”, durante la quale il soggetto focalizza la mente su un proprio simbolo interiore.
  • Contemplazione, detta “dhyana”, quando il soggetto osserva il proprio simbolo, si distacca dal materiale e da tutte le distrazioni della mente.
  • Estasi, detta “samadhi”, il soggetto arriva all’assenza di pensieri e riesce a raccogliere insieme tutte le parti dell’essere.

Le sessioni dovrebbero essere quotidiane e avvenire al mattino e, soprattutto se si è nuovi alla pratica della meditazione, è consigliabile scegliere un luogo tranquillo e silenzioso, lontani da interferenze e interruzioni, dove sia possibile assumere una posizione comoda ma sostenuta, idealmente seduti con la schiena dritta, spalle rilassate e gambe incrociate. Le mani appoggiate sulle cosce, rilassate o in grembo con i pollici uniti. Concentrarsi sul proprio respiro è solitamente il primo passo da compiere, lasciarsi guidare da esso cercando di riportare qui la mente ogni volta che si allontana.

Se in passato la meditazione era prevalentemente usata per una crescita spirituale ed estatica, oggi più che mai è considerata anche uno strumento terapeutico molto efficace, con benefici straordinari sulla mente e sul corpo.