Spazio Meta
Giu 18, 2020

Vi ricordate quando a inizio pandemia Covid-19 uno dei consigli era mantenere forme di socializzazione con i mezzi di comunicazione che ci offre la nostra società digitalizzata? Aperitivi via Skype, riunioni su Zoom, lezioni su Google Meet sono stati all’ordine del giorno per tutti i mesi scorsi, la bidimensionalità dei nostri amici, parenti e cari era diventata la norma.

Sicuramente, proprio quando la vicinanza fisica e l’aggregazione erano interamente vietati, queste possibilità sono state di supporto per molte persone, ma ora che i lockdown si stanno allentando sempre di più, ora che siamo invitati ad uscire di casa, a incontrarci di persona, a tornare alla tridimensionalità della realtà…siamo in grado di ricordarci come si fa?

Secondo una ricerca realizzata da Nomisma in collaborazione con CRIF, i mezzi pubblici spaventano il 41% della popolazione, il 39% ha paura di stare troppo vicino ad altre persone e solo l’8% non teme le uscite post quarantena. E’ importante ricordare che i timori e le paure nell’intraprendere una strada diversa da quella a cui siamo stati costretti fino ad ora, sono più che naturali e dunque non c’è da stupirsi per queste percentuali. Fondamentale però è anche tenere presente che l’uomo sia un animale estremamente resiliente, capace di risollevarsi dai traumi, spesso con maggiore forza e creatività.

Ecco 5 consigli per rientrare nella normalità

Adattarsi

Comprendere da subito che molte azioni che davamo per scontate potrebbero essere diverse, ma non per questo peggiori. Non si tratta quindi di tornare esattamente dove eravamo prima, ma compiere un lavoro nuovo di adattamento psicologico e fisico al mondo.

Riconoscere le diversità

Ognuno di noi ha vissuto i mesi scorsi in modalità differenti. Prenderne atto, riconoscere quali cambiamenti emotivi e fisici si sono innescati in quarantena e capire come applicarli nelle prossime fasi, è di fondamentale importanza per coordinare il proprio processo di adattamento.

Creatività versus paura

Adoperare una nuova intelligenza emotiva e una profonda flessibilità aiuteranno ad adattarsi meglio e a superare eventuali paure iniziali.

Tornare fisici

Se sentirsi sicuri è prevalentemente un fattore mentale, spesso è anche legato al benessere del nostro corpo. Re-imparare ad ascoltare la nostra fisicità in mezzo ad altri permette di monitorare il ritorno alla società.

Il potere del caso

Forse prima non ci facevamo troppa attenzione per abitudine o leggerezza, ma in ogni nostra scelta c’è sempre una buona dose di casualità. L’emergenza Covid-19 ci ha messo di fronte a una forte e inaspettata assenza di controllo, ne consegue ora una reazione opposta. Affrontare invece le nuove esperienze consapevoli di non poter avere tutto sotto controllo, ma con razionalità e buon senso, porterà a non vivere il ritorno alla società come un evento traumatico.