Spazio Meta
Set 5, 2021

Settembre. Rientro alla normalità – o presunta tale – e ritorno alla quotidianità fatta spesso di stress, incombenze e questioni da risolvere, personali o professionali che siano. Per non soccombere al fiume di emozioni che si presentano, la scelta migliore da compiere è praticare del sano decluttering mentale. Non si tratta d’altro che fare spazio a un ordine sereno dei propri pensieri e quindi una vera e propria pulizia della mente. Un po’ come quando si trasloca e ci si trova a decidere cosa tenere e cosa no. Quando il traffico mentale è troppo intenso si perdono sia lucidità che memoria ed è impossibile concentrarsi: tutto questo porta solo a confusione e all’attivazione di un circolo vizioso. 

Decluttering mentale: cosa significa?

Decomporre, decongestionare, svuotare, riordinare. Il decluttering mentale è una vera e propria arte che mira a togliere ed eliminare ciò che non serve più e genera confusione. Non vale solo per le case, gli armadi, o la borsa, ma anche per la mente che troppo spesso nella società d’oggi è invasa da troppi pensieri e dal malessere che ne consegue. Vediamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono i benefici di questa ricerca di pace interiore autogenerata. 

I pericoli di stress e pensieri negativi

Accumulatori seriali. Di cose, spesso inutili, ma anche di pensieri, spesso malsani. E’ nella natura dell’uomo dunque non c’è nulla di strano: se prima, nella preistoria, erano cibo, pellicce, legna per l’inverno, oggi sono scarpe, borse, oggetti tecnologici. Nel corso degli anni, molti scienziati hanno teorizzato che questa urgenza a comprare e conservare cose di cui non abbiamo bisogno derivi proprio da quell’istinto ed è sempre più riconosciuto che questo valga anche per emozioni e pensieri. Il disordine fisico e mentale è portatore di stress e di pesantezza psicologica: alcuni ricercatori dell’UCLA hanno rilevato un legame infatti tra i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e il disordine. Questi possono portare a problemi ad esempio di gestione del proprio peso, dell’immagine che abbiamo di noi stessi e di conseguenza della gestione dei rapporti interpersonali. 

Come fare decluttering mentale? 4 consigli

Per fortuna, così come è naturale la propensione umana all’accumulo esteriore e interiore, è altrettanto naturale, se allenata, la capacità di liberarsi proprio di queste fonti di malessere. Si parte dall’esterno perché il benessere mentale può procedere solo se si trova in un ambiente esterno che risponde a questa esigenza. L’ispirazione arriva dallo scrittore, psicoterapeuta ed ex monaco buddista Donald Altman che nel suo libro “Il Magico Potere del Riordino Emotivo” suggerisce alcuni passaggi chiave per iniziare la pratica del decluttering, come abbandonare ciò che trascina dal e nel passato, tanto da buttare via vecchi oggetti o praticare il decluttering tutti i giorni o il più spesso possibile.

  • Partire dall’ambiente in cui si vive
    Qui bisogna iniziare con eliminare tutto il superfluo (che sicuramente c’è) e che non ha un valore nel presente, che magari riporta a momenti del passato poco piacevoli.
  • Distinguere il passato dal presente
    La serenità è data dal saper lasciar andare e chiudere i cicli che si vivono. Errori, esperienze negative, persone nocive: non ha senso investire energie su ciò che appartiene a ieri.
  • Lasciare la propria comfort zone
    Esplorare e aggiornarsi, imparare a riconoscere i propri cambiamenti e ad apprezzarli per abbandonare stili di vita che non funzionano più.
  • Esercitarsi quotidianamente
    Questi esercizi vanno ripetuti molto spesso, o meglio: va mantenuta la concentrazione tutti i giorni in modo che si eliminino davvero i malesseri.

Psicoterapia e decluttering mentale, i benefici

Naturalmente, avendo a che fare con il liberare la mente, sbloccarla da meccanismi propri del passato, il decluttering mentale è legato a doppio filo con la psicoterapia. Questo perché può succedere che le vecchie strutture siano così radicate che ci sia bisogno di uno psicologo professionista per riuscire a liberarsene. Scegliere cosa si vuole e cosa no nella propria vita è il primo passo essenziale per iniziare il cammino che porta alla consapevolezza di sé e al raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico. La pratica del decluttering se eseguita con il supporto anche di un esperto porta a diversi benefici, tra i quali: acquisizione di una nuova sensazione di leggerezza e di nuove priorità, predisposizione a guardare verso il futuro invece che verso il passato, riscoperta di macro valori che possono agire in modo positivo dal passato al presente, capacità di avere fiducia in se stessi perché capaci di fronteggiare ciò che prima spaventava o appesantiva.