Spazio Meta
Lug 23, 2021

Pianificatori, organizzatori, programmatori. Nella società moderna sembra che una delle cose più importanti sia essere capaci di gestire il proprio tempo, le proprie risorse e perché no, avere chiare certezze del proprio futuro. Ma è davvero possibile?

Di fronte all’incertezza e agli imprevisti che caratterizzano la vita di tutti, alcuni individui sono più inclini a provare quella che viene definita “paura dell’ignoto”. Spesso non è altro che un modo per restare in allerta, una sorta di sesto senso che mette in guardia da possibili pericoli, ma vediamo meglio cosa sia e come fare a gestirla.

Perché abbiamo paura dell’ignoto?

Partendo dal presupposto che alcune paure siano sentimenti positivi e intrinsechi dell’essere umano atti a conservare la propria sopravvivenza, la paura dell’ignoto va annoverata proprio tra quelle primarie. Il cervello umano sembra infatti essere programmato per aver paura dell’ignoto, è una questione di sopravvivenza appunto.

Legata all’attività dell’amigdala e dell’ippocampo, la paura dell’ignoto aumenta all’aumentare di un’altra paura, quella di commettere errori. Il risultato è una generale inibizione comportamentale che paralizza e spinge a evitare situazioni non conosciute. 

La paura dell’ignoto è più comune di quanto crediamo

La paura dell’ignoto dunque è un sentimento assolutamente normale che alcuni individui riescono a gestire immaginando diversi scenari e possibilità, mentre altri non riescono a superarla e dunque subiscono un blocco emotivo.

Ogni situazione, in questo secondo caso, è percepito come potenzialmente pericoloso perché non ne vengono riconosciute le conseguenze. In psicologia, la paura dell’ignoto è il timore rivolto a cose, persone o situazioni che non si conoscono a fondo. Se moderata, come accennato sopra, è positiva e salvaguardia l’individuo da possibili pericoli; se cresce tanto da diventare estrema invece influenza quotidianità e rapporti interpersonali.

Ecco alcuni sintomi facilmente identificabili per riconoscere la paura dell’ignoto in tempo e intervenire se necessario:

  • Ansia improvvisa
  • Nervosismo
  • Mal di pancia
  • Tremore
  • Gola secca
  • Paura di agire
  • Timore delle conseguenze
  • Visione negativa del domani
  • Depressione

Quando la paura dell’ignoto diventa patologica?

Secondo una recente ricerca canadese, la paura dell’ignoto può diventare patologica se innesca collegamenti con altri disturbi psicologici come ansia, fobia sociale, disturbo ossessivo-compulsivo, stress post-traumatico o depressione. La patologia si traccia nel momento in cui un individuo afflitto dalla paura dell’ignoto arrivi a passare intere giornate bloccato dall’ansia, dal dubbio e dalla preoccupazione che qualcosa di negativo possa succedere. L’aiuto di uno psicoterapeuta è sicuramente consigliato per riuscire a dare una corretta interpretazione del presente e del futuro. 

Paura dell’ignoto, come superarla

Nel caso in cui la paura dell’ignoto sia in modalità contenuta, esistono diversi modi per superarla anche autonomamente. Le risorse per riuscire a farlo sono interne e sono già in possesso di ogni individuo: basta identificarle e saperle usare al momento appropriato. A volte, ad esempio, potrebbe bastare allenare la propria mente con pratiche di mindfulness e meditazione per imparare a gestire situazioni e circostanze nuove in maniera diversa. 

Ecco 3 consigli per superare la paura dell’ignoto.

1. Riconoscerla

A volte si finge di non provare nessuna paura respingendo le proprie emozioni, ma questo atteggiamento molto spesso porta solo a fortificarle. Riconoscere e accettare i propri sentimenti, forti o deboli che siano, è il primo passo per superarle. 

2. Analizzarla

Sebbene complicato, cercare di essere razionali e interrogarsi su cosa davvero potrebbe succedere aiuta a dare un nuovo volto alla paura e, potenzialmente, a renderla meno bloccante.

3. Sbagliare fa bene

Imparare ad accettare i propri errori (così come quelli degli altri) è fondamentale per affrontare l’ignoto con meno pensieri e dubbi. D’altronde, è proprio dagli errori che l’individuo si fortifica e cresce.