Spazio Meta
Feb 12, 2021

Una terapia che viene sempre più utilizzata e apprezzata. I benefici dell’EMDR sono infatti sempre più riconosciuti nel trattamento di traumi. Ma si hanno gli stessi successi anche se applicata a bambini vittime di eventi traumatici? Secondo i più recenti studi scientifici sembrerebbe proprio di sì, tanto che in alcuni casi la terapia EMDR sarebbe arrivata ad aver sostituito pratiche più tradizionali sui più piccoli perché più efficace e veloce rispetto allo stesso trattamento utilizzato nell’adulto. Per rendere il trattamento più adatto ai bambini naturalmente sono messi in pratica alcuni accorgimenti e in atto modifiche sul normale protocollo, come ad esempio l’inserimento di giochi o di arte-terapia.

EMDR per bambini: quando si applica?

Gli effetti e le conseguenze che il disturbo post traumatico può avere sulla vita sociale e psicologica del bambino sono devastanti e spesso portano ad altri disagi psicopatologici fino a disturbi della personalità. Nei sintomi più ricorrenti si ritrovano incubi relativi all’evento traumatico, una difficoltà nell’esternare ed esprimere le proprie emozioni più o meno radicata, disturbi del sonno, di concentrazione oppure iperattività, rabbia e irritabilità. Inoltre, a causa di un trauma subito durante l’infanzia e non risolto, possono presentarsi dei ritardi o delle alterazioni nello sviluppo e nel linguaggio. La terapia EMDR è dunque utile per superare traumi subiti nell’età dello sviluppo, come la separazione dei genitori, una malattia cronica, episodi di trascuratezza o abbandono, fino a cambiamenti di difficile soluzione.

Questi spesso si traducono in:

  • Disturbi d’ansia
  • Attacchi panico
  • Disturbo psicosomatici
  • Ipocondria
  • Disturbo ossessivo compulsivo
  • Disturbi dell’umore
  • Disturbi di somatizzazione
  • Disturbi alimentari
  • Disturbi affettivi

Quali sono i benefici dell’EMDR per bambini?

La terapia EMDR consta di diverse sedute ripetute che mirano ad affievolire, se non a desensibilizzare completamente, la carica negativa legata a un ricordo di un evento passato. A questo primo passaggio segue una ristrutturazione del pensiero – sì, anche nei più piccoli – che permette di cambiare prospettiva, di arrivare a modificare la valutazione dell’io, dell’evento e la loro relazione. L’intervento è di breve o media durata ed è importante non solo perché guarda a risolvere il ricordo traumatico legato al passato ma aiuta anche a prevenire difficoltà future. E’ importante ricordare che la fiducia che i bambini ripongono negli adulti è tendenzialmente assoluta, dunque qualsiasi esperienza di oppressione o paura, così come d’impotenza e pericolo, può portare a un trauma infantile, di cui il soggetto molto spesso si sentirà responsabile.