Spazio Meta
Gen 25, 2021

E’ considerata sempre più efficace dagli studiosi ed è una combinazione che continua a confermare i suoi risultati nel trattamento dello stress post traumatico. Si tratta della terapia EMDR abbinata alla pratica della Mindfulness. Vediamo come e perché.

Terapia EMDR

L’EMDR attiva un meccanismo che è neuropsicologicamente innato, ossia quello di elaborare un’informazione. Ma come si applica questo a un trauma? La terapia EMDR lavora sui ricordi negativi di un dato evento traumatico, agendo come desensibilizzatore facendo in modo che questi perdano negatività. Il cambio di prospettiva che ne consegue porta a mutare anche la propria valutazione personale, portando lo stesso individuo a una maggiore flessibilità ed adattabilità.

Mindfulness

E’ una pratica che arriva dal Buddhismo e dalla sua educazione emotiva. Il presente, le sensazioni e le emozioni, così come i pensieri ad esso collegati sono i pilastri su cui si basa questa pratica. Molti la considerano un modo per disattivare il cosiddetto pilota automatico, portando l’attenzione al momento, al qui e ora, per avvertire e percepire ogni emozione. Viene usata in psicoterapia per riportare alla mente un ricordo negativo o disturbante, ma sdoppiando l’attenzione sia sul ricordo che sul presente e dunque sulla visualizzazione proprio di quel ricordo.

Mindfulness e EMDR: i benefici combinati

I benefici di queste due pratiche, in parte affini, possono essere combinati per ottenere un risultato ottimale. L’EMDR riabilita letteralmente la capacità fisiologica del cervello di digerire e superare eventi traumatici: la terapia infatti permette alla mente di spostare il ricordo del trauma, fin a quel momento immagazzinato in modo disfunzionale, dalla corteccia prefrontale, in cui risulta emotivamente attivo, alla corteccia parietale, dove invece viene archiviato nel passato, nella rete della memoria. Quindi non rimosso, ma contestualizzato e circoscritto nel passato. Similmente, la Mindfulness porta a focalizzare la consapevolezza esclusivamente sulle esperienze del momento, facendo sì che stress, paure lascino il posto a chiarezza mentale ed energia. La Mindfulness, a livello fisiologico, rafforza la corteccia prefrontale e questa parte del cervello è responsabile del processo decisionale consapevole, della creatività, del comportamento e della forza di volontà.

L’attenzione consapevole aiuta a visualizzare informazioni, invece che giudicarle. Di conseguenza, quando un ricordo viene elaborato fino al suo corretto completamento, informa, ma non controlla la persona, che sarà in grado di ricordarlo senza sensazioni ed emozioni negative collegate. Funzionando quindi su binari paralleli, sia l’EMDR che le terapie basate sulla mindfulness sono orientate al presente, e aiutano i pazienti a notare ciò che stanno vivendo come eventi transitori nella coscienza, senza giudizio o autocritica, per arrivare a una guarigione trasformativa.