Spazio Meta
Dic 14, 2020

In una recente intervista Isabel Fernandez, presidente dell’Associazione EMDR Italiana e direttrice del centro di Psicotraumatologia di Milano (CRSP), ha sollevato l’importanza della terapia EMDR come sostegno psicologico e di prevenzione per tutti coloro che sono stati fortemente colpiti dalla pandemia, a partire dai medici, dagli infermieri e da tutti gli operatori sanitari in prima linea nell’emergenza Covid.

EMDR POST TRAUMA

“È dimostrato scientificamente – ha dichiarato Fernandez – che sono sufficienti poche sedute EMDR (in media da 3 a 6) per aiutare ad elaborare l’impatto emotivo di alcune situazioni stressanti o traumatiche. Grazie a questa tecnica, l’individuo potrà ripensare ai momenti vissuti senza riprovare, ogni volta, le emozioni e le sensazioni negative ad essi associati. L’EMDR è in grado di migliorare anche tutti i sintomi post-traumatici: dai disturbi del sonno, alla mancanza di concentrazione, all’essere irritabile, fino a tutti gli altri disturbi neurovegetativi che possono presentarsi a seguito di un trauma.” Vivere una situazione sanitaria tanto nuova quanto difficile come quella esplosa a febbraio 2020 con i primi casi di Covid-19 è sicuramente una fonte di stress che può essere comparata a un vero e proprio trauma. Ogni individuo chiaramente risponde a seconda delle proprie inclinazioni, ma molte persone hanno sviluppato diverse tipologie di ansie, paure e depressioni. La terapia EMDR può arrivare in supporto per alleviare questi disturbi.

LE FASI EMDR

Partendo dal racconto del paziente, si chiede l’individuazione di uno o più momenti, ricordi vissuti nell’emergenza Covid che lo hanno maggiormente colpito e traumatizzato, e di conseguenza di definirne un’immagine. Dopo aver focalizzato il momento su cui lavorare, il paziente viene invitato a concentrarsi su quell’immagine e a raccontare le emozioni che prova (ancora) nel momento della terapia. A questo punto viene effettuata la stimolazione bilaterale oculare, ossia movimenti molto veloci da sinistra a destra, simili ai movimenti degli occhi durante la fase REM del sonno. In questo modo, i pensieri non vengono cancellati, ma si scarica la loro carica emotiva negativa, liberando il paziente non del ricordo ma della sofferenza ad esso legata.

Il chiaro obiettivo della terapia EMDR è quello di aiutare il paziente ad elaborare il trauma vissuto e rafforzare il proprio sistema di resilienza insito in ogni essere umano. Più che mai utile (anche) per il personale medico durante la pandemia Covid.