Spazio Meta
Feb 26, 2020

Quante volte vi siete trovati a chiedervi esattamente cosa voglia dire andare in psicoterapia? E cosa fa esattamente uno psicologo? E lo psichiatria invece? Chi sono gli psicoterapeuti e i counselor? I professionisti che lavorano nell’ambito della psiche umana vengono troppo spesso confusi sebbene siano specializzati in aree diverse. Ecco una piccola guida per navigare meglio e capire se e a chi rivolgersi.

PSICOLOGO

E’ colui che studia il comportamento umano e lavora nel caso di deviazioni dal comportamento considerato normale. Il suo ruolo è quello di comprendere le ragioni secondo cui un individuo compie determinate scelte. La professione dello psicologo è regolata da una specifica normativa, il codice deontologico con lo scopo principale di promuovere il benessere della persona. Questo tramite un’attenzione focalizzata al funzionamento della mente, con le sue componenti fisiologiche, psicologiche, relazionali e ambientali.

Percorso formativo
Laurea in Psicologia e abilitazione all’esercizio della professione con il superamento dell’esame di Stato che gli permette di accedere all’iscrizione dell’Albo Professionale. Un dottore in psicologia che non ha effettuato il regolare tirocinio (1 anno) e non ha superato le 4 prove previste per l’esame di stato non è di fatto uno psicologo. Non può infatti iscriversi all’Albo e non può esercitare la professione derivante dal proprio titolo.

Competenze
Si occupa di consultazioni, test psico-attitudinali e valutazioni sulla condizione psicologica del soggetto che lo consulta. E’ interessato a comprendere come comportamenti dissimili dalla cosiddetta normalità sorgano e si stabilizzano nella psiche di un individuo come possibili conseguenze di storia familiare, esperienze passate e specifiche peculiarità di personalità. Non cura patologie come l’ansia, la depressione o altre patologie psichiche come relazioni di coppia disfunzionali, rigidità comportamentali, né prescrive farmaci.

Ambiti di applicazione
Si occupa di prevenzione del disagio e di solito svolge servizio in proprio oppure presso consultori, scuole, aziende, comunità. Operando per migliorare la capacità dell’individuo di comprendere se stesso e gli altri.  Può lavorare in ambito clinico, ma anche delle aziende, dello sport, della scuola, della salute, ecc.

PSICOTERAPEUTA

Professionista che grazie ai suoi studi e anni di tirocinio possiede la strumentazione clinica per poter trattare, attraverso strumenti non farmacologici, i disturbi psicopatologici.

Percorso formativo
La legge italiana prevede che possano essere abilitati all’esercizio della psicoterapia i laureati in Psicologia o Medicina con una specifica formazione post-lauream, cioè un percorso, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitaria o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Questo prevede anche un tirocinio pratico continuativo e la supervisione da parte di psicoterapeuti esperti.

Competenze
A differenza dello psicologo, lo psicoterapista è colui che si occupa della cura dei disturbi psicopatologici. Tra i diversi indirizzi in cui il professionista può specializzarsi rientrano la psicoterapia psicoanalitica, quella comportamentale, relazionale, gestaltica e tantissime altre come ad esempio la musicoterapia. Il titolo di psicoterapeuta non abilita comunque alla prescrizione di farmaci, se la laurea è in psicologia e non in medicina.

Ambiti di applicazione
Per fare ulteriore chiarezza, lo psicanalista (parola bistrattata e poco compresa) non è altro che uno psicoterapeuta che esercita la propria pratica clinica basandosi su un preciso approccio di riferimento, ossia quello psicoanalitico.

PSICHIATRA

Qui si entra nelle malattie della psiche, quelle maggiormente connesse con un funzionamento negativo della persona in ambito livello relazionale, sociale o lavorativo.

Percorso formativo
Laurea in Medicina e chirurgia con specializzazione in Psichiatria.

Competenze
Il professionista si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici. Valutata la sintomatologia e il decorso clinico può indirizzare il paziente verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico. Essendo un medico quindi, può prescrivere farmaci.

Ambiti di applicazione
Il professionista in questo caso si occupa di tutte quelle patologie quali disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi del sonno, disturbi psicotici, dipendenze da alcol o sostanze stupefacenti, disturbi del controllo degli impulsi.

COUNSELOR

La figura del counselor è nata in America negli anni ’50 e i suoi pionieri sono Carl Rogers e Rollo May. Al momento non è ancora riconosciuta dallo Stato italiano (così come quella di naturopata, floriterapeuta ecc.) e si presenta come libera professione. Ma esattamente di cosa si occupa un counselor?

Percorso formativo
Completamento di un corso triennale – privato – di counseling, con relativo tirocinio. Attualmente si può frequentare una scuola di counseling anche con il solo diploma di scuola superiore.

Competenze
Solitamente il supporto consta di un intervento breve (generalmente di 5-6 incontri) svolto su soggetti sani durante i quali il counselor fa in modo che il cliente arrivi da solo alla soluzione del problema. Non è pratica dare consigli, né fare diagnosi o analisi né fare domande ed effettuare test di alcuna natura.

Ambiti di applicazione
Il counselor aiuta l’individuo a far chiarezza nella propria mente in merito a dubbi, incertezze o problemi quotidiani.

SINTESI – A chi rivolgersi quando abbiamo un disagio psicologico

Se il disagio soggettivo non comporta una vera e propria sintomatologia, un primo passo può essere quello di rivolgersi a uno psicologo con il quale diventa possibile valutare esattamente la natura della problematica e ricevere indicazioni sull’eventualità o meno di una consulenza psicologica, di una vera e propria psicoterapia e/o di una consulenza psichiatrica.

L’intervento dello psicoterapeuta lavora per la riduzione della sofferenza del paziente agendo su meccanismi psichici e comportamentali all’origine del problema, mentre quello di uno psichiatra, e dunque un intervento farmacologico, può essere utile se il grado della patologia comporta sintomi fisiologici. In questo caso può risultare indispensabile per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per iniziare un lavoro psicoterapeutico. In un’ottica di sinergia tra mente e corpo, risulta ottimale quando psichiatra e psicoterapeuta lavorano in stretta collaborazione: l’uno occupandosi di ristabilire l’equilibrio fisiologico, l’altro di ristabilire l’equilibrio psicologico.